Bassi livelli sierici di 25-Idrossivitamina-D non sono associati a fibrillazione atriale incidente in una coorte basata sulla comunità
Uno studio ha valutato la potenziale associazione tra 25-Idrossivitamina D [ 25(OH)D ] circolante e il rischio di fibrillazione atriale.
Sono stati studiati 12303 partecipanti allo studio ARIC ( Atherosclerosis Risk In Communities ) senza fibrillazione atriale al basale ( 1990-1992 ).
I ricercatori hanno compiuto una meta-analisi aggiungendo i dati dello studio ARIC a quelli di studi prospettici pubblicati che hanno riportato associazioni tra 25(OH)D e il rischio di fibrillazione atriale.
Durante un follow-up mediano di 21 anni, i ricercatori hanno identificato 1866 eventi di fibrillazione atriale.
Nei modelli multivariati, lo stato carente di 25(OH)D ( inferiore a 20 ng/ml ), rispetto ai livelli ottimali ( superiore o uguale a 30 ng/mL ), non era associato al rischio di fibrillazione atriale ( hazard ratio, HR=1.10; IC 95%, 0.96-1.26 ).
Una significativa interazione tra le concentrazioni di 25(OH)D e l'età ( P = 0.01 ), ma non razza o sesso ( P maggiore di 0.40 ), è stata identificata, con un più alto rischio di fibrillazione atriale tra i soggetti più giovani con deficit di 25(OH)D ( HR = 1.35; IC 95%, 1.05-1.73 ), ma non tra le persone più anziane ( HR = 1.02; IC 95%, 0.86-1.21 ).
Una meta-analisi dei dati dello studio ARIC e di quattro studi prospettici non ha fornito elementi a sostegno di una associazione clinicamente rilevante tra 25(OH)D circolante e il rischio di fibrillazione atriale [ HR aggregato = 1.04; IC 95%, 1.00-1.08 ].
In conclusione, i bassi livelli sierici di 25(OH)D non sono risultati associati a fibrillazione atriale incidente in una coorte basata sulla comunità e in una meta-analisi di studi prospettici.
Una possibile associazione negli individui più giovani merita ulteriori indagini. ( Xagena2016 )
Alonso A et al, Europace 2016; Epub ahead of print
Cardio2016 Endo2016
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